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informazioni

FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Tutta la documentazione ha carattere sintetico e schematico, per non sottrarre tempo al Cliente, ma allo stesso tempo gli permette di essere aggiornato nella materia fiscale e societaria. Lo studio inoltre organizza momenti di approfondimento finalizzati alla formazione dei clienti e delle loro strutture amministrative.

CONTABILITÀ 

La contabilità è il sistema di rilevazione continua di qualunque evento di rilevanza economica.
L’ambito tipico di utilizzo della contabilità è qualsiasi struttura operativa, sia pubblica che privata, tipica della ragioneria, vuole che la contabilità sia l’insieme degli spostamenti di capitale aziendale raccolti e organizzati secondo un criterio che permetta un rapido accesso ed elaborazione dati.

CONTABILITÀ
GENERALE

E’ anche definita contabilità ordinaria, in contrapposizione alla contabilità semplificata. 

E’ la rilevazione e registrazione dei fatti esterni di gestione, tenuta con il metodo della partita doppia e secondo precise norme del Codice Civile.

Di fatto, oggi qualsiasi persona in azienda (ed anche in casa) è in grado, con un metodo di addestramento, di gestire la contabilità generale.

Rilevazione-Registrazione. I dati in entrata sono contenuti in una o più prime note di contabilità, registrate manualmente o provenienti da interfacce automatiche di altri moduli del sistema informativo.

Estratto Conto. E’ la visualizzazione (e stampa, se necessario) delle registrazioni contenute in una specifica voce del mastro, in genere un sotto conto, per un determinato periodo di tempo.

Chiusura mese. Oggi questa procedura ha significato solo come obbligo civilistico. E’ infatti obbligatorio produrre e mantenere disponibile per qualsiasi richiesta  degli organi di controllo (tipicamente le Guardia di Finanza) la documentazione di tutti i documenti registrati, con cadenza mensile obbligata

Chiusura anno o chiusura di bilancio o chiusura di esercizio. Ciò è dovuto, in sintesi, al dover attendere la certezza di chiusura di specifiche parti contabili, una delle quali è, ad esempio, l’ IVA, ma riguarda anche aspetti finanziari come calcolo di interessi e oneri, ed ancora i rapporti con clienti e fornitori.

  • Piano dei conti. L’impostazione del piano dei conti è teoricamente libera, ma in pratica si tende a seguire lo schema di bilancio (vedi sotto), soprattutto per semplificare le operazioni di trasferimento dei valori da mastro a bilancio. Prima della IV direttiva CEE lo schema del piano dei conti seguiva, per ciascun settore, la “pratica comune”.
  • Prima nota. Documento base di prima trascrizione dei movimenti,   indispensabile per identificare e raggruppare le registrazioni elementari. Infatti il numero e la data di prima nota, insieme alla voce di conto, sono le chiavi di identificazione univoca di ogni singola registrazione elementare in dare o in avere
  • Giornale. E’ un documento obbligatorio anche se di scarsa importanza gestionale. Il documento cartaceo è costituito da una serie di fogli numerati e bollati. Da qui il termine comune di giornale bollato.
  •  Libri IVA. Come il giornale, riportano in ordine cronologico tutte le registrazioni che si riferiscono ad un conto-sotto conto. Sono documenti obbligatori, corredati da un Riepilogo, a cadenza trimestrale che presenta la situazione creditoria o debitoria dell’azienda.
  •  Mastro. E’ organizzato con la stessa struttura del piano dei conti. Per ogni voce riporta tutte le registrazioni relative, in due colonne distinte (dare e avere) con il saldo finale al momento della sua elaborazione. Per classi particolari di conti (ad esempio: clienti e fornitori) si usa anche il termine partitario.
  •  Bilancio. Riassume il resoconto economico e patrimoniale dell’azienda. E’ organizzato in 5 sezioni: Stato Patrimoniale Attivo e Passivo, Conti d’Ordine, Conto Economico, Dati Integrativi.

L’unità elementare di registrazione è la singola imputazione, composta da: voce contabile di riferimento, descrizione del fatto, importo, segno di collocazione in dare o in avere.

L’insieme minimo di registrazione è la prima nota, costituita da almeno due imputazioni, una in dare e una in avere. Quando le imputazioni sono più di due, il totale dare e avere è sempre uguale: si dice che la prima nota è quadrata. La prima nota è identificata da un numero progressivo (protocollo) e una data di registrazione. Può coesistere anche una data di competenza in casi particolari.

Numero e data prima nota entrano nella chiave di identificazione delle singole imputazioni in essa contenute, insieme alla voce conto e, spesso il numero di riga. Il termine riga di prima nota è universalmente condiviso per indicare la singola imputazione così completa.

Oggi gran parte delle prime note è automatica, in quanto generata da sottosistemi informativi o moduli specializzati, ad esempio fatturazione che “scaricano” in contabilità le movimentazioni di propria competenza.

CONTABILITÀ
INDUSTRIALE

La contabilità industriale si sviluppa intorno agli anni settanta, sotto la spinta delle sempre maggiori necessità di avere più informazioni dettagliate sui costi. 

Infatti i mercati si allargavano, la concorrenza cresceva, le grandi industrie, nate spesso in regimi di monopolio, non potevano produrre e basta, dovevano produrre a costo più basso. Il primo passo è stato la contabilità analitica.

Ma in questo passo avanti nella gestione aziendale manca ancora un tassello fondamentale, la tempestività.

Conoscere in dettaglio i costi da addebitare ad una attività produttiva (o macchina, o centro di lavoro) è utile, per il futuro, ad esempio per il prossimo budget, ma non serve alla gestione quotidiana, se tali informazioni non sono sufficientemente tempestive. Problema della contabilità analitica, emanazione della contabilità generale, è che non fornisce alcuna informazione se il fatto non è accertato. In altri termini: per la gestione interna sono più utili dati approssimati e tempestivi piuttosto che dati esatti avuti in ritardo. Il ritardo può impedire di correggere in tempo una situazione interna non favorevole provocando seri danni all’azienda nel suo complesso.

Qui entra in gioco la contabilità industriale, che, pur acquisendo tutta la massa possibile di informazioni della contabilità analitica e generale, ne cerca e gestisce di proprie, approssimate ma tempestive, quindi effettivamente utili alla gestione interna.

Centro di responsabilità, centro di costo, centro di ricavo. E’ l’unità aziendale elementare. Può essere reparto o parte di questo, un gruppo operativo costituito da macchine e uomini, una qualsiasi unità operativa definita con lo scopo di attribuire costi. Può, ma non necessariamente, essere una delle unità inserite nell’organigramma aziendale. Serve per facilitare la rilevazione e il controllo dei costi di lavorazione e la ripartizione tecnica dei costi indiretti. Si classificano in principali o produttivi, ausiliari, comuni o generali, in funzione della loro appartenenza diretta o indiretta ai processi produttivi. L’insieme dei centri di responsabilità forma il Piano dei centri di responsabilità.

Voce di spesa. Definizione univoca aziendale di una tipologia di costo indiretto. Esempi: manodopera, energia, materiali di consumo, cancelleria, ecc., così come in contabilità industriale sono attribuiti ad una voce di spesa. E’ l’unità elementare del piano delle Voci di Spesa.

Costo Diretto. Spesa sostenuta specificatamente ed esclusivamente per un determinato prodotto o reparto produttivo.

Costo Indiretto. Spesa sostenuta per più prodotti o reparti o intera azienda che possono essere riferiti al singolo.

CALCOLO IRPEF

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CASSETTO FISCALE

Nuovo servizio per consultare le proprie informazioni fiscali relative a:

– Dati anagrafici e dei rimborsi di imposte dirette;

– Dati dei versamenti effettuati tramite Modello F24 e F23;

– Dati patrimoniali (atti del registro).

Dati identificativi: La denominazione della società, la ragione sociale, la partita IVA, lo stato e la relativa data di inizio e fine attività(qualora presente), la descrizione dell’attività, l’ultima sede legale, la relativa data di decorrenza, l’ultimo domicilio fiscale, la relativa data di decorrenza.

Dati sui rappresentanti: Per ciascun rappresentante sono riportati il codice fiscale, la data di inizio e fine della rappresentanza,la decodifica della carica.

Depositari le scritture contabili; Per ciascuna società sono riportati il codice fiscale, la data di inizio e fine dell’attività, data di inizio e fine attività.

Dati sulle confluenze: L’elenco delle partite IVA confluite nella tua società; per ciascuna partita IVA sono riportate la data di confluenza e il tipo di confluenza.

Dati sulle rappresentanze: L’elenco delle società di cui sei rappresentante; per ciascuna società sono riportati il codice fiscale, la data inizio e fine rappresentanza la decodifica della carica.

Selezionando il modello di dichiarazione sarà possibile consultare tutte le dichiarazioni presentate. Le informazioni ottenibili riguardano l’intera dichiarazione, comprensiva del frontespizio e dei quadri utilizzati. Per ciascuna dichiarazione sarà indicato lo stato di lavorazione, secondo le seguenti diciture:

Pervenuta, in fase di Liquidazione, Liquidata.

In particolare, per ciascun anno d’imposta sono riportate le informazioni analitiche del rimborso quali l’ufficio emittente, gli estremi del rimborso – numero e data – relativi importi e lo stato della pratica. Ricordiamo che non sono presenti eventuali rimborsi relativi ad istanze effettuate.

In questa sezione sono riportate le informazioni relative agli atti registrati presso gli uffici a partire dal 1986. Le informazioni sono relative agli anni per i quali sono stati registrati gli atti.

Per ciascun anno si visualizza l’elenco dei codici negozio registrati e per ogni codice negozio le informazioni di dettaglio: l’ufficio presso cui è stato registrato l’atto – numero e data di registrazione – la tipologia di atto, le parti interessate e gli importi.

Dati identificativi: La denominazione della società, la ragione sociale, la partita IVA, lo stato e la relativa data di inizio e fine attività(qualora presente), la descrizione dell’attività, l’ultima sede legale, la relativa data di decorrenza, l’ultimo domicilio fiscale, la relativa data di decorrenza.

Dati sui rappresentanti: Per ciascun rappresentante sono riportati il codice fiscale, la data di inizio e fine della rappresentanza,la decodifica della carica.

 

Depositari le scritture contabili; Per ciascuna società sono riportati il codice fiscale, la data di inizio e fine dell’attività, data di inizio e fine attività.

Dati sulle confluenze: L’elenco delle partite IVA confluite nella tua società; per ciascuna partita IVA sono riportate la data di confluenza e il tipo di confluenza.

Dati sulle rappresentanze: L’elenco delle società di cui sei rappresentante; per ciascuna società sono riportati il codice fiscale, la data inizio e fine rappresentanza la decodifica della carica.

Dati identificativi, dati anagrafici, l’ultimo domicilio fiscale con la relativa fonte di aggiornamento, l’ufficio competente, la modalità di attribuzione del codice fiscale, data inizio e fine rappresentanza, la decodifica della carica.

CALCOLO IMU

Il catasto è l’inventario della proprietà immobiliare, degli identificativi e della natura degli oggetti, dei dati anagrafici dei soggetti intestati.

Il catasto ha finalità di tipo fiscale, civilistica, politica, economica, sociale.

I gruppi di categorie che rappresentano il patrimonio immobiliare urbano sono cinque. L’elenco delle attuali categorie:

che include le residenze e gli uffici privati, suddiviso in:

A/1: Abitazioni di tipo signorile.

A/2: Abitazioni di tipo civile.

A/3: Abitazioni di tipo economico.

A/4: Abitazioni di tipo popolare.

A/5: Abitazioni di tipo ultrapopolare.

A/6: Abitazioni di tipo rurale. 

A/7: Abitazioni in villini.

A/8: Abitazioni in ville.

A/9: Castelli palazzi di eminenti pregi artistici e storici.

A/10: Uffici e studi privati.

A/11: Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi.

B/1: Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanatrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme.

B/2: Case di cura e ospedali, poliambulatori, ecc.

B/3: Prigioni riformatori.

B/4: Uffici Pubblici, compresi gli uffici vescovili e parrocchiali.

B/5: Scuole e laboratori scientifici, osservatori astronomici, osservatori meteorologici, ecc.

B/6: Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie, circoli ricreativi.

B/7: Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico dei culti.

B/8: Magazzini sotterranei per deposito derrate.

C/1: Negozi e botteghe.

C/2: Magazzini e locali di deposito, fienili, soffitte e cantine disgiunte dall’abitazione.

C/3: Laboratori per arti e mestieri.

C/4: Fabbricati e locali per esercizi sportivi.

C/5: Stabilimenti balneari e di acque curative.

C/6: Stalle, scuderie, rimesse e autorimesse.

C/7: Tettoie chiuse o aperte.

D/1: Opifici.

D/2: Alberghi e pensioni, villaggi turistici; case di riposo o pensionati per anziani; locande.

D/3: Teatri, cinema, sale per concerti, spettacoli e simili, arene, discoteche, parchi giochi, zoo.

D/4: Case di cura ed ospedali, poliambulatori (quando abbiano fine di lucro).

D/5: Istituti di credito, cambio ed assicurazione.

D/6: Fabbricati e locali per esercizi sportivi (quando abbiano fine di lucro).

D/7: Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.

D/8: Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.

D/9    Edifici galleggianti o sospesi, assicurati a punti fissi del suolo.

D/10   Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole.

E/1: Stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi e aerei ed impianti di risalita in genere.

E/2: Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio, nonché passi volanti in prosecuzione di strade pubbliche.

E/3: Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche.

E/4: Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche.

E/5: Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze.

E/6: Fari, semafori, torri per rendere di uso pubblico l’orologio comunale.

E/7: Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti anche se di proprietà di privati.

E/8: Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia.

E/9: Discariche, magazzini per consorzi agrari, gli acquedotti civici, i mattatoi pubblici, i campi sportivi pubblici,ecc.

F/1: Aree urbane.

F/2: Unità collabenti.

F/3: Unità in corso di costruzione.

F/4: Unità in corso di definizione.

F/5: Lastrici solari.

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